Impiego circa 2 minuti per piegare una gru. Fare origami non è solo piegare la carta; è anche un atto di silenzio interiore, fra me e un foglio che si trasforma in pieghe sempre più minute. L’8 ottobre 2011 ho iniziato a piegare mille gru di carta: a queste mille se ne sono aggiunte altre mille, che sono diventate un progetto a scuola per la Pace. Questo blog raccoglie i pensieri nati con gli origami: è una pausa che ci doniamo e che offriamo a chi vorrà fermarsi a piegare un’altra gru con noi.
domenica 9 ottobre 2011
Novecentonovantacinque. Le mie millegrudicarta
Oggi ho piegato le mie prime cinque gru di carta. Non c'è un motivo particolare per cui ho scelto di incominciare proprio oggi; pensavo che avrei aspettato un momento propizio, una data speciale, magari con qualche combinazione numerica interessante. Invece è soltanto un anonimo otto ottobre duemilaundici; è sabato sera, è tardi e sono stanca. E' venuta all'improvviso, come uno sbadiglio, la voglia di partire. Oggi ho piegato le mie prime cinque gru; le prime cinque di mille in tutto, che finirò esattamente tra duecento giorni. Duecento giorni è meno di un anno, perciò nel piegare i miei origami avrò visto questo autunno, il prossimo inverno e la primavera del duemiladodici. Cinque gru al giorno, a cominciare da questa sera: sarà un rito, una preghiera prima di andare a dormire. Ogni quadratino di carta sette centimetri e mezzo per sette centimetro e mezzo è un pensiero del mio giorno che è trascorso e nel piegare la carta qualcosa di questo giorno si imprimerà nelle pieghe e nel colore, nella forma del mio piccolo origami. E questa prima gru rossa fiammante è proprio per te, il mio cielo rosso, la mia piccola primula rossa. Maddalena.
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